Messaggio di Ricchiuti per la Quaresima: l’amore per Dio e per il prossimo ci salva

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«PER IL DILAGARE DELL’INIQUITÀ,

SI RAFFREDDERÀ L’AMORE DI MOLTI» (Mt 24, 12)

Messaggio

per la Quaresima 2018

Carissimi,

questa citazione, tratta dal Vangelo di Matteo, costituisce il titolo posto da papa Francesco al Suo Messaggio per la Quaresima 2018, scritto il 1° novembre 2017, che mi permetto di porre come titolo anche del mio tradizionale Messaggio quaresimale, che vi invio quale “cristiano con voi e vescovo per voi” (Sant’Agostino).


Devo confidarvi che quelle parole mi hanno molto impressionato e mi sono chiesto, dopo aver letto il Messaggio del Papa, il perché di una riflessione sul dilagare del male, della cattiveria, della guerra, della violenza, dell’odio e della corruzione.


È il “mistero” che Gesù, parlando ai suoi discepoli in un discorso davvero drammatico sulla fine dei tempi, definisce come “iniquità” e che il Papa indica nelle tante iniquità di questo nostro tempo, ormai sotto gli occhi di tutti noi.


Iniquità che sta generando paura, incertezza per il futuro, spegnimento della speranza e che fa sorgere, ieri come oggi, come scrive papa Francesco, «falsi profeti … “incantatori di serpenti” … “ciarlatani” che offrono soluzioni semplici e immediate alle sofferenze, rimedi che si rivelano però completamente inefficaci».


Iniquità che finiscono per soffocare la carità e rendere gelido il nostro cuore, con tutte le conseguenze negative che si riversano sulla nostra testimonianza di discepoli del Signore, chiamati e inviati da Lui per la buona notizia che soltanto l’amore verso Dio e verso il prossimo ci salva, come ci ricorda ancora papa Francesco, dall’avidità del denaro, dalla violenza verso i più deboli e indifesi, dal raffreddarsi dell’amore anche nelle nostre comunità.


Non possiamo e non dobbiamo, sorelle e fratelli carissimi, lasciarci travolgere dall’iniquità, perché anche noi, sull’esempio di Gesù tentato nel deserto (come ascolteremo nel Vangelo della prima domenica di Quaresima), saremo in grado di ricacciare indietro e sconfiggere il male.


La Chiesa, che è nostra madre, a cominciare da mercoledì 14 febbraio p.v., ci convoca nelle nostre Comunità, per dare inizio al tempo quaresimale e ci invita, prima di ogni altra cosa, a bruciare tutto ciò che è vecchio e a lasciarci cospargere la testa con la cenere, per dire al Signore, con una stretta di cuore: “…perdonaci, …convertici, …risanaci!”. E davanti a ciascuno di noi si apriranno i sentieri della preghiera, del digiuno e dell’elemosina, come ascolteremo dalla pagina del Vangelo di Matteo della liturgia del Mercoledì delle Ceneri.


Sarebbe bello se, personalmente e comunitariamente, in questo tempo di Quaresima, ci mettessimo più gioia e più generosità nel ritrovare ogni giorno un breve tempo, per rientrare in noi stessi e ascoltare il Signore, per riacquistare una “linea” di sobrietà, di rinuncia, di digiuno dello stomaco, perché si riempia il cuore, e di una elemosina, che «ci libera dall’avidità e ci aiuta a scoprire che l’altro è mio fratello: ciò che ho non è mai solo mio» (papa Francesco, Messaggio).


Tante saranno le iniziative che avete preparato per il tempo quaresimale all’interno delle vostre Comunità parrocchiali, delle Confraternite, delle Associazioni e dei Movimenti: vi invito caldamente a partecipare, come già siete abituati a fare, a tutti i momenti di ascolto della Parola (in particolare attraverso la Lectio), di liturgia e di carità (in modo particolare, la “Quaresima di Carità”, per raccogliere fondi da destinare alla Caritas parrocchiale).


Ma vi ricordo anche qualche momento quaresimale diocesano: gli Itinerari Formativi (20, 22 e 26 febbraio), il Ritiro spirituale per i fidanzati (domenica 18 febbraio), la Giornata di preghiera e di digiuno per la Pace (23 febbraio), la Via Crucis per i giovani (sabato pomeriggio 3 marzo ad Altamura), le “24 ore per il Signore” (9 e 10 marzo), per vivere e riscoprire il sacramento della Riconciliazione, il Ritiro spirituale per le famiglie (domenica 11 marzo).


Avviamoci insieme, dunque, sorelle e fratelli carissimi, lungo i sentieri quaresimali della preghiera, del digiuno e dell’elemosina, verso la Pasqua del Signore, gioiosi e non malinconici, “con il volto lavato e il capo profumato” e con le mani …bucate, per donare, più che per ricevere!


Sotto le ceneri dell’itinerario di penitenza e di conversione coverà il fuoco di un cuore letteralmente “incendiato” dall’amore di Dio e ricco di battiti di condivisione e di fraternità.


Ci accompagnino, con la loro intercessione, Maria, Madre della Chiesa, e i nostri Santi Patroni.


Buona e Santa Quaresima!


Altamura, 11 febbraio 2018

Vostro

Giovanni, Vescovo