Corpus Domini. Le celebrazioni nelle città della Diocesi

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La Solennità del Corpus Domini con la processione con l’Ostia consacrata è senz’altro una delle feste più sentite e tra i momenti di preghiera più intensi. Con questa Celebrazione si richiama la presenza reale di Gesù nell’Eucaristia.
Nei paesi della diocesi le celebrazioni, con processione, avrano luogo secondo il seguente programma:

-Altamura: unica celebrazione eucaristica alle ore 18.00 in Cattedrale. Alle 19.00 processione (da p.zza Duomo, corso Federico II, V. Vittorio Veneto, V. dei Mille, V. XX Settembre, corso Federico II e p.zza Duomo)

-Spinazzola: unica celebrazione eucaristica alle ore 18.30 in chiesa madre e a seguire processione

-Gravina: ore 19.00 celebrazione eucaristica in Concattedrale e a seguire processione

– Santeramo in Colle: celebrazione eucaristica alle ore 18.00 in chiesa madre e a seguire processione

– Acquaviva delle Fonti: unica messa vespertina cittadina alle ore 19.00 in Concattedrale, concelebrata da tutti i presbiteri della Zona pastorale e a seguire processione

Nelle processione cittadine sono invitate a partecipare Confraternite, gruppi, movimenti, associazioni, ministri dell’Eucaristia, ministranti e tutto il popolo di Dio.

Nel corso degli anni Papa Francesco ha sottolineato vari aspetti di questa Solennità. Prima di tutto, la forza di spezzarsi per gli altri che viene proprio dall’Eucaristia:

“Quante mamme, quanti papà, insieme con il pane quotidiano, tagliato sulla mensa di casa, hanno spezzato il loro cuore per far crescere i figli e farli crescere bene! Quanti cristiani, come cittadini responsabili, hanno spezzato la propria vita per difendere la dignità di tutti, specialmente dei più poveri, emarginati e discriminati!” (Omelia Corpus Domini 26 maggio 2016)

L’anno prima aveva messo in evidenza che ciò che ci permette di non disgregarci è proprio l‘Eucaristia:

“Il Cristo presente in mezzo a noi, nel segno del pane e del vino, esige che la forza dell’amore superi ogni lacerazione e al tempo stesso che diventi comunione con il povero, sostegno per il debole, attenzione fraterna a quanti fanno fatica a sostenere il peso della vita quotidiana. E sono in pericolo di fede”. (Omelia Corpus Domini 4 giugno 2015)

L’Eucarestia non è un memoriale astratto, ma vivo dell’amore di Dio, un sacramento che si inscrive nel DNA spirituale, aveva ricordato lo scorso anno:

“L’Eucaristia è il sacramento dell’unità. Chi la accoglie non può che essere artefice di unità, perché nasce in lui, nel suo ‘DNA spirituale’, la costruzione dell’unità. Questo Pane di unità ci guarisca dall’ambizione di prevalere sugli altri, dall’ingordigia di accaparrare per sé, dal fomentare dissensi e spargere critiche; susciti la gioia di amarci senza rivalità, invidie e chiacchiere maldicenti”. (Omelia Corpus Domini 18 giugno 2017).

E anche nel 2013 centrale era stato l’aspetto della comunione mentre nel 2014 il Papa aveva messo in guardia dai vari tipi di cibo che vengono offerti:“Ma il cibo che ci nutre veramente e che ci sazia è soltanto quello che ci dà il Signore! Il cibo che ci offre il Signore è diverso dagli altri, e forse non ci sembra così gustoso come certe vivande che ci
offre il mondo. Allora sogniamo altri pasti, come gli ebrei nel deserto, i quali rimpiangevano la carne e le cipolle che mangiavano in Egitto, ma dimenticavano che quei pasti li mangiavano alla tavola della schiavitù”. (Omelia Corpus Domini 19 giugno 2014)

 

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