Novena di natale “social”


1. Giorno - 16 dicembre

DALLA PAROLA 
"Con molte altre esortazioni Giovanni evangelizzava il popolo” (Lc 3,18)

MEDITANDO INSIEME 
Giovanni lo conosciamo come il precursore, “l’anticipatore” di Gesù, un vero e proprio spoiler. Rovina la tranquillità dei giorni che scorrono nel tempo. In questa domenica, la sua voce scuote le coscienze di tutti, dalle folle ai soldati; esorta alla conversione, al declinare l’amore concretamente in atti umani. Non ci si può lasciar divorare dall’indifferenza, perché essa svuota di senso la nostra vita. L’amore di Dio cerca, bussa alla tua vita e ferisce perché dona se stesso.

CONTINUO A RIFLETTERE 
“Che cosa dobbiamo fare?”Sarebbe fantastico aver chiaro il cammino da compiere, ma terribile privare la vita di amore.
2. Giorno - 17 dicembre

DALLA PAROLA
"Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo" (Mt 1, 16)

MEDITANDO INSIEME
Tra le figure che ci accompagnano al Natale, c’è Giuseppe, uomo giusto e di profonda fede. Non parla, ma si mette in ascolto dei sogni che lo abitano. Pur non comprendendo fino in fondo, si fida di Dio e si fa suo collaboratore. Sa che il mistero gli sarà svelato passo dopo passo.

CONTINUANDO A RIFLETTERE
Nel nostro cuore è racchiusa la verità di noi stessi, il sogno che Dio ha per noi sin dall’eternità. Ci sarà svelato nella misura in cui faremo nostra la sua Parola e la vivremo nel quotidiano. Quanto sei disposto a far questo?
3. Giorno - 18 dicembre

DALLA PAROLA
"Ora, quando aveva già preso una tale risoluzione, ecco che un angelo del Signore gli apparve in sonno per dirgli: Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa: ciò che in lei è stato concepito è opera dello Spirito Santo". (Mt,1,20)

MEDITANDO INSIEME
L’angelo permette a Giuseppe di andare oltre la propria “risoluzione”, di sconfiggere la propria paura, facendogli cogliere l’opportunità di superare i pregiudizi e perfino il proprio io.

CONTINUANDO A RIFLETTERE
E noi abbiamo “qualcuno” capace di farci riconoscere la bellezza di andare oltre?
4. Giorno - 19 dicembre

DALLA PAROLA
"Quando poi uscì e non poteva parlare loro, capirono che nel tempio aveva avuto una visione. Faceva loro dei cenni e restava muto". (Lc 1,22)

MEDITANDO INSIEME
Zaccaria, ammutolito per la sua incredulità ad un annuncio che supera la logica, gesticola, ma i movimenti non compensano la sua afonia. L’impossibilità comunicativa è una sensazione sempre attuale: ci agitiamo, boccheggiamo, e la voce resta in gola, soffocata. Come pesci nella rete.

CONTINUANDO A RIFLETTERE
Quante volte ci sentiamo soli, benché sommersi da folle logorroiche?
5. Giorno - 20 dicembre

DALLA PAROLA
Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto». E l’angelo partì da lei. (Lc 1,38)

MEDITANDO INSIEME
L’uomo vero è cosciente della propria unicità e coltiva nel suo cuore il desiderio di una vita autentica e libera. Allora quando si è veramente liberi ed autentici? L’uomo è libero ed autentico quando è in servizio, quando si dedica a qualcosa di più grande di sé: al bene comune, alla giustizia, alla verità, all’amore, a Dio

CONTINUANDO A RIFLETTERE
Per gustare la bellezza della nostra autenticità e libertà, Maria ci stimola a metterci in servizio. Quale volto del fratello fragile non riesco a scorgere? Quale grido di aiuto non riesco ad ascoltare? Chi si mette in servizio si schiera, prende posizione e non vive da spettatore della storia.
6. Giorno - 21 dicembre

DALLA PAROLA
"Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo". (Lc 1,41)

MEDITANDO INSIEME
È bello pensare come nel grembo di ciascuno di noi, nelle nostre vite, ci sia un profeta pronto a nascere. Elisabetta fa spazio nel suo grembo al profeta e oggi chiede a noi di fare lo stesso, di dare ascolto alla voce di Dio che viene a visitarci e a lasciare che risuoni nei nostri cuori, per riaccendere la gioia e dare rinnovato slancio al nostro cammino.

CONTINUANDO A RIFLETTERE
In questo pomeriggio, nei tanti volti e persone che incontreremo, diamo voce al profeta che è in noi, con una parola di verità, con una carezza, con un sorriso, con un bacio, con una mano sulla spalla di chi piange e non trova più la gioia.
7. Giorno - 22 dicembre

DALLA PAROLA
“Grandi cose ha fatto per me l'Onnipotente e Santo è il suo nome”. (Lc 1,49).

MEDITANDO INSIEME
I Pastori ci insegnano che l’umiltà è consapevolezza di riconoscersi creature e Maria spiega che, con gli occhi dell’umiltà, è possibile scorgere nella nostra vita l’amore del Creatore per noi e le bellezze che Egli ogni giorno ci riserva. La piccolezza umana è assunta dall'Onnipotenza divina e la semplicità del cuore è via maestra per l'incontro autentico con Dio.

CONTINUANDO A RIFLETTERE
Chiediamoci se la nostra fede ci dà coscienza di essere “beati” e se la condizione di prediletti dal Signore ci responsabilizza in uno slancio di amore verso noi stessi e verso gli altri.
8. Giorno - 23 dicembre

DALLA PAROLA
“Egli stesso sarà la pace” (Mi 5,4)

MEDITANDO INSIEME
Il Figlio di Dio che viene nella storia dell’uomo è egli stesso la pace. Chi accoglie lui trova la pace del cuore, una pace duratura che permane, nonostante i problemi e le difficoltà che la vita ci riserva. Non dimentichiamo che i Magi affrontarono un lungo viaggio per trovare e adorare il Re della pace.

CONTINUANDO A RIFLETTERE
E noi siamo disposti ad abbandonare le nostre abitudini sbagliate, che ci paralizzano e, molto spesso, ci deprimono per andare incontro a Gesù, l’unico che può guarire le ferite della nostra anima?
9. Giorno - 24 Dicembre

DALLA PAROLA
Benedetto il Signore, Dio d’Israele, perché ha visitato e redento il suo popolo» (Lc 1,68).

MEDITANDO INSIEME
Il vecchio Zaccaria, diventato finalmente papà, pieno di spirito Santo, intona il famoso canto del Benedictus. Il padre di Giovanni Battista eleva a Dio la sua preghiera perché i suoi occhi vedono la salvezza realizzarsi. Oggi è giorno di grande gioia, di vera e propria esultanza: la salvezza si va a realizzare perché Dio viene tra noi.

CONTINUANDO A RIFLETTERE
In verità ogni nostra giornata merita di avere la gioia e il cantico di Zaccaria, perché ogni nostra giornata porta in sé la stupenda realtà che Dio è con noi. Si tratta solo di avere occhi limpidi per vedere e orecchi attenti per ascoltare. Mi lascio stupire da tutte le meraviglie che ogni giorno Dio compie nella mia esistenza? Lo Spirito che ha suggerito a Zaccaria parole di canto e di gratitudine le suggerisca anche a noi: oggi e sempre!
25 dicembre - NATALE DEL SIGNORE

DALLA PAROLA
|"Oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore"_ (Lc 2, 11)

Video augurale dell'Arcivescovo Giovanni