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Torniamo, amici, ad indossare le vesti della luce – Messaggio per la Pasqua

TORNIAMO, AMICI, AD INDOSSARE LE VESTI DELLA LUCE

Messaggio per la Pasqua 2014

Sorelle e fratelli carissimi,

con una citazione, tratta da una poesia di P. Davide Maria Turoldo, desidero farvi pervenire i miei più gioiosi auguri per la Santa Pasqua.

Auguri, che estendo alla Diocesi tutta, in particolare alle famiglie, ai giovani, agli anziani e agli ammalati.

È la gioia che pervade la nostra vita di credenti, al termine dell’impegnativo cammino quaresimale: giorni vissuti da noi tutti, Chiesa sempre bisognosa di conversione, nella preghiera, nel digiuno e nella carità.

Ma oggi, sulle nostre labbra, deve esserci spazio soltanto per l’ALLELUJA della vita, rinnovata e ritrovata nel Cristo risorto dai morti, e della speranza che ribalta ogni paura, invadendo i nostri cuori di coraggio e di fiducia.

Sì, perché il Signore, con la sua morte e con la sua risurrezione, e nell’evento del nostro Battesimo, ci ha lavati, illuminati e fatti ritornare alla vita, restituendoci l’originaria bellezza che Dio ci aveva dato, plasmandoci come suoi figli.

Dalla festa di Pasqua, dunque, come da una sorgente di acqua purissima, scaturiscono il desiderio e la disponibilità a rimetterci in cammino, per tornare, come Maria di Magdala, sulle strade di questa nostra difficile ma esaltante avventura della vita, ad annunziare semplicemente che in Cristo “tutta la vita risorge”!

E così, dalla certezza che il Signore ci precede e dalla nostra capacità di raccontare la fede nel Risorto, i poveri e i senza speranza di questo mondo, gli affamati e gli assetati di giustizia, gli smarriti nei tunnel della disperazione e della rassegnazione e le vittime del potere e della sopraffazione, possano intravvedere spiragli di luce.

“La risurrezione di Cristo – ha scritto Papa Francesco nella Evangelii gaudium – produce in ogni luogo germi di questo mondo nuovo; e anche se vengono tagliati, ritornano a spuntare, perché la risurrezione del Signore ha già penetrato la trama nascosta di questa storia, perché Gesù non è risuscitato invano” (n. 278).

Attorno a noi, negli splendidi colori dei nostri paesaggi, tutto sembra dire che l’inverno è ormai alle nostre spalle e che ci attende un’altra primavera: stagione non solo climatica, ma segno anche di quel ritorno della speranza per un futuro di pace e di concordia, che ci impegniamo a costruire nella certezza che il Risorto cammina accanto a noi.

E, dopo aver cantato in chiesa il canto della risurrezione, incontrandoci lungo la strada, diamo voce alla nostra fede, salutandoci così: “CRISTO È RISORTO, EGLI È VERAMENTE RISORTO!”.

Buona e Santa Pasqua a tutti e a ciascuno!

Altamura, 20 aprile 2014, Pasqua di Risurrezione

+ Giovanni, vescovo

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