Domenica 21 novembre si celebra la Giornata diocesana dei giovani

Domenica 21 novembre, nella Solennità di Cristo Re, la nostra diocesi celebra XXXVI Giornata Mondiale della Gioventù sul tema “Alzati! Ti costituisco testimone di quel che hai visto!” At 26,16.
La motivazione per la scelta della nuova data è così espressa dal Dicastero per i laici, la famiglia e la vita negli al num. 3 degli “orientamenti pastorali per la celebrazione della Giornata Mondiale della Gioventù nelle Chiese particolari”: “Il forte annuncio che deve essere rivolto ai giovani e che deve essere al centro di ogni GMG diocesana/eparchiale celebrata nel giorno di Cristo Re è dunque: accogliete Cristo! Accoglietelo come Re nella vostra vita! È un Re venuto per salvare! Senza di Lui non c’è vera pace, non c’è vera riconciliazione interiore e non c’è vera riconciliazione con gli altri uomini! Senza il suo Regno anche la società perde il suo volto umano. Senza il Regno di Cristo scompare ogni vera fratellanza, ogni autentica vicinanza a chi soffre.”
 
Per l’occasione, presso il Centro Giovanile Benedetto XIII di Gravina in Puglia, domenica 21 novembre, tutti i responsabili dei gruppi giovanili avranno la possibilità di vivere – nel pieno rispetto della normativa anticovid19 – una giornata di fraternità e preghiera in compagnia dei ragazzi e dell’arcivescovo Mons. Giovanni Ricchiuti che presiederà la Santa messa delle ore 12.15 (scarica la locandina in allegato per conoscere il programma dettagliato).
«In preparazione al prossimo pellegrinaggio intercontinentale dei giovani (GMG) nel 2023 a Lisbona dal tema “Maria si alzò e andò in fretta” (Lc 1,39) – ricordano i responsabili dell’Ufficio diocesano di Pastorale giovanile – il Santo Padre nei messaggi del 2020 (“Giovane dico a te, alzati!”, Lc 7,14) e 2021 (“Alzati! Ti costituisco testimone di quel che hai visto!” At 26,16) sempre richiama il verbo ALZARSI e a partire dell’esperienza di Saulo, della sua cecità che gli fa sperimentare tutta la sua piccolezza, il Santo Padre, nel messaggio attuale, rilegge la vicenda dell’apostolo delle genti (At 26) come un’occasione per invitare ogni giovane a sapersi ri-alzare ed essere testimone della misericordia di Dio soprattutto tra i coetanei». «Solo nella preghiera – aggiungono – possiamo dare senso alle nostre attività: al nostro essere impegnati nello studio, nel lavoro, ed anche nel servizio nelle nostre comunità ecclesiali e, in modo particolare, con gli adolescenti».

Scarica la locandina in allegato.

 

(Articolo a cura di M.L.)

 

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