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Fiat Voluntas Tua è un diaogo artistico che reinterpreta attraverso l’arte contemporanea alcune opere esposte presso il Museo Diocesano Matronei Altamura. Giulia Gazza presenta Ecce ancilla domini (tecnica Opus Anglicanum in seta e oro 24 carati, 2022) in dialogo con un Anonimo Scultore Meridionale che ha realizzato il putto (tecnica pietra intagliata, XVIII secolo); Francesco Romanelli presenta Vincastro (tecnica estofado de oro con oro 22 carati, 2022) in dialogo con Filippo Angelo Altieri (attribuito) autore di Ecce Homo (tecnica: legno intagliato, dorato e dipinto, 1674 circa). Gazza e Romanelli espongono anche una terza opera, Et Verbum caro foctum est et habitabit in nobis (tecnica mandorla in terra cotta e foglia oro 22 carati su fazzoletto ricamato a mano a punto piatto con particolari in fìlo d’oro zecchino, 2023).

In Ecce ancilla domini la fìgura della Vergine, cuore dell’opus, è un particolare architettonico rilevato dal portale della Cattedrale di Altamura, sulla colonna destra. A dialogare con lei, sulla colonna sinistra, alla stessa altezza c’è l’angelo, intento nell’annunciazione. Il ricamo è stato eseguito a mano dall’artista, con fìlati di seta e oro zecchino. La tecnica utilizzata è l’opus anglicanum, tecnica di ricamo nata in Inghilterra nel XIII secolo caratterizzata da soggetti dall’espressione, lineamenti e pose vivaci ed enfatizzate, realizzati con sete e metalli preziosi.

Il putto è rappresentato sdraiato sul fìanco sinistro, acromo. Probabilmente doveva fare parte di un altare, secondo la tipologia tipica degli angeli capo altare diffusi nel XVII e XVIII secolo. Entrambi rimandano alle decorazioni di elementi architettonici interni ed esterni.

Il Vincastro si compone di un vincastro recuperato sull’altopiano murgiano, dorato a guazzo su bolo, con foglia oro 22 carati, poi rifìnito con la tecnica dello sgraffiato o estofado de oro, un tempo utilizzata per riprodurre l’effetto delle stoffe damascate sulle sculture lignee. In particolare, nella scultura sarda, frequente era la trama del fìore del cardo spinoso. Figura quella del cardo, qui, rappresentata nel disegno floreale che ricopre interamente il vincastro.

Parallelamente, il busto raffigurante l’Ecce Homo è un esemplare supersitite che fa parte dei piccoli misteri della Passione, i cui modelli non erano destinati per un’esposizione pubblica, ma per essere utilizzati come arredo liturgico di altari all’interno di cappelle private o per una devozione domestica.

Infine, Et Verbum caro foctum est et habitabit in nobis si compone di una piccola mandorla con guscio aperto in terracotta e foglia oro 22 carati posata su di un fazzoletto ricamato a mano a punto piatto con particolari in fìlo d’oro zecchino. Il ricamo con il suo disegno, si presenta come evidente richiamo alle forme e alle geometrie sacre, con particolare riferimento e collegamento al “Ecce Ancilla Domini”, opera presente in sala. La mandorla, modellata in argilla e cotta con una forma di cottura primitiva, è un elemento facente parte del ventaglio immaginifìco sacro. Nell’orizzonte biblico è simbolo del mistero di Cristo che nasconde la natura divina in quella umana. Il simbolico frutto accolto e protetto dal fazzoletto ricamato, si nobilita e si innalza a monito di cura e amore. Possibile chiave d’interpretazione, il titolo: Et Verbum caro factum est et habitabit in nobis (E il verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi).

Giulia Gazza, consegue nel 2017 la laurea magistrale con lode presso l’Accademia di Belle Arti di Lecce. Ha al suo attivo mostre personali e collettive e diverse esperienze di residenze d’artista. La sua ricerca, nata dall’analisi sul punto, studiato come segno grafìco e come punctum di riflessione esistenziale, è ora giunta al punto come atto.

Francesco Romanelli, pugliese, classe 1987. Consegue la laurea presso l’Accademia di Belle Arti di Lecce. Al suo attivo, diverse mostre personali e collettive e residenze d’artista di carattere nazionale e internazionale. Vive e lavora in Puglia.

Le opere personali di Giulia Gazza e Francesco Romanelli sono frutto di una produzione svolta in occasione della residenza artistica (Luglio 2022) curata da Antilia nell’ambito del progetto Crocevia Stand By gestito da Arci Stand By di Santeramo in Colle, vincitore del Bando Luoghi Comuni Regione Puglia presso l’Ex Conservatorio Santa Croce di Altamura.

Curatela

Nunzio Falcicchio, Direttore del Museo Diocesano Matronei Altamura

Fabiana Dicuonzo e Giuseppe Resta (Antilia- itinerant gallery)

Antilia – itinerant gallery è un progetto curatoriale itinerante. Antilia migra in spazi latenti da

rigenerare attraverso la realizzazione di mostre, installazioni e workshop dove intessere nuove

relazioni con il contesto. Dal 2018 cura eventi culturali nei quali più di 100 artisti, architetti, designer e fotografì italiani ed internazionali hanno condiviso le loro ricerche visuali sui temi del

contemporaneo.

 

web-site: www.antiliagallery.com | facebook: antilia.gallery | instagram: @antilia.gallery

Museo Diocesano Matronei Altamura

ARTE IN COMUNE PROGETTO MAB

 

Orari e giorni di Apertura

Dal Martedì alla Domenica

Orario invernale: 10:00 -13:00 / 15:00 – 18:00

Orario estivo: 10:00-13.00 / 16.00-19:00

Lunedì chiuso

(ultimo ingresso 30 minuti prima della chiusura)

Per info e prenotazione visite guidate+ 39 348 15 18 763

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