Fin dalla sua istituzione la Giornata del Ringraziamento, celebrata domenica 12 novembre, si caratterizza ogni anno come invito a guardare ai frutti della terra – ed all’intera realtà del mondo agricolo – nel segno del rendimento di grazie. È, dunque, l’occasione per rinnovare uno sguardo sul mondo che coglie in esso ben più che la semplice natura: come sottolinea l’Enciclica Laudato Si’ di papa Francesco, la parola da usare è piuttosto creazione, molto più ricca ed espressiva.
Una pluralità di dimensioni, nuove opportunità per l’alleanza tra umanità e ambiente. Attorno al dono della terra, si intreccia una pluralità di dimensioni: vale la pena di esplicitarle nel loro intreccio, che anche oggi può presentarsi in tutta la sua attualità nella vita di tante famiglie del mondo agricolo.
La terra è, in primo luogo realtà affidataci per essere coltivata, in una pratica che genera lavoro, che produce cibo, benessere e sviluppo, contribuendo al contempo a dare significato alle esistenze dei tanti che vi sono coinvolti. La giornata del Ringraziamento è anche memoria viva ed efficace della rinnovata risposta degli agricoltori ai doni del Signore (dono delle terra, dono di se stesso), testimonianza del fatto che dio è in mezzo al suo popolo.
In questo modo di abitarla e lavorarla, la terra emerge chiaramente come una realtà da custodire e trovano ascolto il forte richiamo dell’Enciclica Laudato Si’ alla cura della casa comune.
Il 2017, anno internazionale del turismo sostenibile per lo sviluppo, è allora un’occasione importante, che invita a far crescere assieme tale pluralità di dimensioni.
Promuovere forme di turismo strettamente collegate alla terra ed al mondo agricolo, infatti, permette positive sinergie tra il lavoro di coltivazione e quello legato all’ospitalità, così come tra questi due e la sostenibilità. Un’occasione, quindi, formidabile per aumentare la consapevolezza sul nostro patrimonio materiale ed immateriale, fatto di bellezze storico-paesistiche, attività agricole compatibili con l’ambiente ed opportunità di crescita sociale e spirituale.
Una pluralità di dimensioni, nuove opportunità per l’alleanza tra umanità e ambiente. Attorno al dono della terra, si intreccia una pluralità di dimensioni: vale la pena di esplicitarle nel loro intreccio, che anche oggi può presentarsi in tutta la sua attualità nella vita di tante famiglie del mondo agricolo.
La terra è, in primo luogo realtà affidataci per essere coltivata, in una pratica che genera lavoro, che produce cibo, benessere e sviluppo, contribuendo al contempo a dare significato alle esistenze dei tanti che vi sono coinvolti. La giornata del Ringraziamento è anche memoria viva ed efficace della rinnovata risposta degli agricoltori ai doni del Signore (dono delle terra, dono di se stesso), testimonianza del fatto che dio è in mezzo al suo popolo.
In questo modo di abitarla e lavorarla, la terra emerge chiaramente come una realtà da custodire e trovano ascolto il forte richiamo dell’Enciclica Laudato Si’ alla cura della casa comune.
Il 2017, anno internazionale del turismo sostenibile per lo sviluppo, è allora un’occasione importante, che invita a far crescere assieme tale pluralità di dimensioni.
Promuovere forme di turismo strettamente collegate alla terra ed al mondo agricolo, infatti, permette positive sinergie tra il lavoro di coltivazione e quello legato all’ospitalità, così come tra questi due e la sostenibilità. Un’occasione, quindi, formidabile per aumentare la consapevolezza sul nostro patrimonio materiale ed immateriale, fatto di bellezze storico-paesistiche, attività agricole compatibili con l’ambiente ed opportunità di crescita sociale e spirituale.
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